Le origini

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Le origini

L'utilizzo della radio si sviluppa all'inizio negli Usa, per poi passare ai paesi del Nord Europa. La prima trasmissione radio è stata fatta nel 1893 da Nikola Tesla, mentre nel 1919 nase la prima stazione radio grazie a Frank Conrad, il quale cominciò la sua trasmissione nel suo garage nella sua città Pittsburgh, sempre nello stesso anno.
Nel 1920 nasce la prima emittente radiofonica (KDKA), che trasmetteva in diretta il secondo turno delle elezioni presidenziali, uno dei primi apparecchi radio era il Magnadyne MD-6022, il quale veniva classificato come apparecchio di "Alta Fedeltà" e dotato di un rudimentale equalizzatore con impostazioni predefinite (registri) per musica e parola.
La cosa fece notizia e si inizio a diffondere sepre di più la voglia di creare nuove stazioni radio e apparecchiature in grado di trasmetterle.
In Italia era ancora un apparecchio usato in campo militare, ci volle un pochino più tempo per diffondere la radio ad uso civili. Fino al primo dopoguerra si avevano incertezze su l'utilizzo delle radio, fu il padre di Galeazzo Ciano, allora ministro delle poste, a promuovere lo sviluppo di numerosi progetti per la radiodiffusione, e nel 1924 si completò la prima stazione trasmittente da parte dell'Unione Radiofonica Italiana (URI), una società costruita da Guglielmo Marconi; sei anni dopo furono terminate le emittenti di Milano e Napoli.